Se siete a Roma e volete far colpo su qualcuno, la capitale può offrirvi una quantità esagerata di terrazze con vista, scorci suggestivi e passeggiate romantiche ma sappiate che i vostri due assi nella manica li troverete nel quartiere Aventino 😉 Fortuna vuole che si trovino entrambi molto vicini, cosa di non poco conto a Roma se considerate che questo vi farà risparmiare ore e ore nel traffico che potrebbero far saltare i nervi anche al più devoto spasimante o alla più innamorata delle fidanzate! Entrambe le chicche di cui voglio raccontarvi, hanno un’altra caratteristica che le accomuna oltre al quartiere in cui si trovano: per essere ammirate le si deve sbirciare da una fessura! 🙂 Vi ricordate il primo articolo del blog su Roma? vi descrivevo l’illusione ottica del Cupolone da via Piccolomini… all’Aventino lo si può ammirare da un’altra insolita e suggestiva prospettiva: il buco della serratura del Priorato dell’Ordine di Malta. Avvicinando l’occhio alla serratura del monumentale portone d’ingresso della sede del Priorato, in piazza dei Cavalieri di Malta, potrete scorgere una spettacolare inquadratura della Cupola di San Pietro, incorniciata dal verdissimo tunnel di piante del vialetto del giardino interno. Andare di giorno è bello ma la sera sbirciare da lì vi regalerà un quadro illuminato ancora più suggestivo. Senza allontanarvi troppo, prendete per mano la vostra lei/il vostro lui e raggiungete la Basilica di Santa Sabina in Piazza Pietro d’Illiria. Questa bellissima chiesa del V secolo è una delle più antiche di Roma e da una finestrella ovale aperta nel muro dell’atrio che si affaccia sul chiostro del vicino convento, si può vedere un albero di arancio piantato da San Domenico intorno al 1220. Che siate religiosi o no, è bene documentarvi sulla leggenda che ruota intorno a questo albero per arrivare preparati e sorprendere il vostro ascoltatore 🙂 Si dice che il Santo abbia portato con sé la pianta dalla Spagna che prima di allora non cresceva in Italia. L’albero, piantato nel punto in cui dicono fosse solito dormire proprio San Domenico, per secoli è stato considerato miracoloso! si dice che ogni volta che il tronco si seccava sia nato sempre un nuovo albero che è tuttora vivo e vegeto, ed è proprio quello che vediamo attraverso questo buco nel muro!
La storia racconta che durante i lavori che nel 1936 furono avviati per abbassare il livello del terreno in cui si trova l’albero, sia stata trovata una moneta del XIV secolo tra le sue radici. Secondo me, al termine di questa breve passeggiata nel quartiere, avrete fatto sicuramente colpo e pensate che proprio nella bellissima e suggestiva Basilica di Santa Sabina dove avrete appena ammirato il sacro albero di arancio, molte domeniche è facile assistere ai matrimoni di tante giovani coppie! 🙂 Se siete superstiziosi però, e la passeggiata romantica sta andando proprio come speravate, non lanciatevi in ardite fantasie sul compiere il “gran passo” proprio in questo luogo, perché il diavolo in persona pare sia un assiduo frequentatore della zona 😀 Nel 1220 la vita di san Domenico e dei suoi frati, stando alle numerose leggende medievali, venne più volte messa a dura prova dal diavolo. Una di queste leggende tramanda che una notte San Domenico, mentre pregava prostrato per terra all’ingresso della chiesa, fu sfiorato da un pesante blocco di basalto nero che il diavolo, non riuscendo nell’impresa di indurlo in peccato, afferrò dal tetto della chiesa e gli scagliò contro con una violenza inaudita. Il blocco cadde vicino al Santo che incolume continuò a pregare. Si dice che alcuni riescano ancora a sentire nell’aria la presenza di Satana a Santa Sabina dove ogni tanto torna, si ferma sulla porta e poi, sconsolato, se ne va.
Entrando in chiesa, subito dietro l’osservatore, nell’angolo sinistro della basilica c’è una piccola colonnina, avvicinatevi e potrete vedere sopra di essa una pietra nera tondeggiante con incisi dei buchi simili a quelli che potrebbe lasciare un enorme artiglio…sappiate che siete in presenza dell’inquietante “Lapis diaboli” 🙂 Quanti di voi conoscevano queste curiosità? presto nel mio blog vi racconterò ancora della mia Roma “segreta” 😉
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Ad Amsterdam non vai se la bici non ce l’hai…..
Ebbene sì, che facciano 25 gradi o 5 qui dovete girare su due ruote!
Nella città dei tulipani e dei mulini a vento andare in bici è uno stile di vita, tutti la usano per ogni occasione: per andare a lavoro, per fare la spesa, per fare shopping, vi imbatterete persino in ragazze con i tacchi a spillo che, non curanti del freddo o della pioggia, vedrete sfrecciare sulle loro biciclette anche di sera dirette ad un appuntamento galante o ad uno dei tanti locali super alla moda sparsi per la città.

Noleggiare una bici è per me dunque la seconda cosa da fare dopo essersi sistemati in hotel 😉 , la terza è prendere dimestichezza in fretta con il mezzo per adeguarvi agli standard di velocità a cui sono abituati ad andare gli abitanti di Amsterdam! Ci sono piste ciclabili ovunque lungo i canali su cui non è concesso però soffermarsi troppo o andare a rilento se si vuole evitare di essere assordati dai campanelli delle altre biciclette dietro di voi che non esiteranno a sorpassarvi a tutta velocità, facendovi quasi perdere l’equilibrio 😀
Altro consiglio che non manco mai di dispensare per ogni città del mondo è di non seguire ad ogni costo itinerari prestabiliti. Godetevi Amsterdam in assoluta libertà, aguzzando la vista per scoprire i suoi angoli più nascosti ed insoliti, andando anche un po’ a caso e seguendo il vostro istinto.
Che cosa vi farà innamorare di questa meravigliosa città sull’acqua pedalando tra i suoi canali?
Beh….tanto per cominciare le tantissime formelle murarie. Su molti edifici antichi lungo i canali del centro e nel Jordaan, poste a metà altezza delle facciate, queste pietre scolpite avevano la funzione di indicare il mestiere dei proprietari dei palazzi all’epoca in cui le vie non avevano ancora nomi ufficiali e una numerazione.
Le pietre servivano dunque come punti di riferimento per gli abitanti e oggi ne restano più di 600, la maggior parte delle quali sono ancora sulle facciate originarie mentre alcune sono state spostate e raggruppate su un unico muro (accanto al museo storico di Amsterdam per esempio).
Gli osservatori più attenti vedranno formelle raffiguranti non solo mestieri ma anche stati d’animo, personaggi insoliti o simboli di un’epoca o di un certo vissuto. Le formelle in un modo originale e divertente vi racconteranno molto della storia della città e dei suoi quartieri 😉 divertitevi a cercarle e fotografarle!

Più evidenti delle formelle, ma anche questi con la stessa funzione di identificare gli edifici (e di nascondere i classici tetti a due falde alla vista dei passanti), sono gli splendidi Frontoni delle eleganti dimore lungo i canali…girando lo sguardo a destra e sinistra avrete a disposizione centinaia e centinaia di palazzi! Impossibile non fermarsi ad ammirarli soprattutto durante i romantici giri sui battelli.
Vagabondare senza meta anche nel quartiere a luci rosse può riservare insolite “sorprese” che non prevedono necessariamente incontri ravvicinati con le tanto note donne in vetrina o almeno non con quelle in carne ed ossa 🙂 …. per esempio sulla piazza antistante la torre di Oude Kerk si trova una statua di una prostituta in piedi sui gradini della porta di casa intenta a guardare i passanti con aria fiera. La statua venne posta qui per incitare al rispetto delle donne che esercitano il mestiere più antico del mondo.

Pedalate, pedalate, pedalate e vi capiterà di imbattervi in vicoli con case piccolissime e pendenti – quando le tasse fondiare erano calcolate in base alla larghezza della facciata delle case, ad Amsterdam si cominciarono a costruire abitazioni estese soprattutto in profondità con scale strettissime, da qui l’esigenza di effettuare i traslochi dall’esterno perché impossibile passare per le scale appunto. Per facilitare il passaggio dei mobili di modo che non sbattessero sulle facciate tanti palazzi sono stati inclinati – oppure in uno splendido negozio di sigari Art Déco dichiarato monumento storico (Casa Hajenus _ P.G.C. Hajenius, Rokin 92-96); in un canale pittoresco dove il tempo sembra essersi fermato (Kromboomssloot); in suggestivi Beghinaggi (Hofjes), dei piccoli cortili circondati da case con un delizioso giardino interno ed una porta d’ingresso che consente di controllare chi entra e chi esce. I beghinaggi sono istituzioni finanziate con fondi privati per assistere i più bisognosi. Le loro porte restano aperte di giorno e vi consiglio vivamente di parcheggiare la vostra bici ed entrare concedendovi una piacevole pausa nei suoi silenziosi cortili!


Senza dubbio, la più piacevole pedalata in città mi è stata regalata dal bellissimo Vondelpark che con i suoi bei laghetti, boschi, prati e sentieri è per gli abitanti di Amsterdam ciò che Central Park è per i Newyorkesi….
Parcheggiate la vostra bici anche per godervi qualche attimo curiosando nel coloratissimo e celebre mercato dei fiori. Io ovviamente ho comprato bulbi di Tulipano ma ce n’è davvero per tutti i gusti 😉




Per concludere, qualche consiglio su dove mangiare…ormai chi mi segue sa che per me un bel viaggio per essere tale, non può prescindere da piacevoli esperienze culinarie perciò procuratevi carta e penna e prendete nota:
Menù “singolare” con una portata di carne e una di pesce (aragosta da 10 e lode) al ristorante RED... davvero favoloso sia per la location molto alla moda che per la qualità del cibo. Da provare anche i dolci!
Esperienza positiva per l’atmosfera (si mangia sdraiati su mega divani mentre si assiste a spettacoli dal vivo) e tutto sommato anche per il buon cibo al SupperClub, ristorante, club e cocktail bar che merita una visita.


Ovviamente Amsterdam è tutto questo e molto di più….una di quelle città dove credo valga la pena tornare più volte.
Chiudo consigliandovi una piacevole lettura che mi è stata utile per scoprire molte delle curiosità di cui ho scritto: “Amsterdam insolita e segreta” di Marjolijn van Eys e Delphine Robiot. Un’ originale guida scritta dai suoi abitanti che potrà aiutarvi ad osservare con più attenzione il bellissimo paesaggio urbano della capitale olandese.
Aspettando il Natale a Lucerna
Mi basta guardare per un attimo il mio albero di Natale e poi chiudere gli occhi per tornare a girovagare tra i mercatini di Lucerna…..è qui che in una magica atmosfera da fiaba, ho assaporato i giorni che precedono il Natale con la stessa emozione di quando ero bambina, qui che ho comprato tutto (o quasi) quello che sfoggio orgogliosamente sull’albero 😀 e se anche voi siete alla ricerca di luci, decorazioni, prodotti artigianali, dolci di ogni genere da acquistare in una suggestiva cornice da paese dei balocchi, o anche solo per godervi un po’ di atmosfera natalizia, non potete non fermarvi sulla sponda più suggestiva del Lago dei Quattro Cantoni!

Tra i tanti mercatini di Natale che proprio in questi giorni stanno aprendo i battenti, quello di Lucerna merita davvero una sosta per approfittare non soltanto della vastissima gamma di prodotti esposti nelle centinaia di casette in legno sparse per la città, ma anche per godere di un paesaggio incredibile che in questo periodo dell’anno ci regala davvero il meglio di sé.

Quando si parla di mercatino di Natale con riferimento a Lucerna è d’obbligo usare il plurale…questo gioiello incastonato tra il lago e le Alpi, vuole strafare e offrire ogni anno ai suoi visitatori diversi mercatini, ognuno con una sua caratteristica peculiare: il Design Schenken; Il Mercato del Bambin Gesù nella stazione di Lucerna; il mercato sulla Franziskanerplatz; l’ Hand Craft Market nella città vecchia; il mercatino internazionale “venite” a Kapellplatz e il Christbaummarkt che solitamente comincia una settimana prima del Natale ed è interamente dedicato agli abeti.
Tra le bancarelle potrete trovare dolci e tante specialità natalizie, oggetti di artigianato e tantissime idee regalo di design oltre a migliaia di decorazioni, passando tra caroselli e palcoscenici dove artisti provenienti da tutto il mondo sono intenti ad esibirsi diffondendo nelle strade il piacevole suono della loro musica.
Sul web potete trovare con facilità informazioni su orari di apertura e chiusura e su come raggiungere ogni mercatino. Sappiate che ce n’è davvero per tutti i gusti!


Ma Lucerna non è esclusivamente sinonimo di mercatini, recarvisi in questo periodo dell’anno costituirà soltanto un pretesto per visitare le sue bellezze in un’atmosfera unica.
I prezzi a novembre e dicembre salgono alle stelle e se non si vuole spendere un patrimonio, conviene sempre prenotare per tempo oppure, come me, soggiornare solo una notte (pagando come fossero 3 :-S) “accontentandosi” di scegliere tra i pochissimi hotel che in questo periodo hanno ancora stanze disponibili!
Per me il “non avere avuto più scelta” ha significato dormire nel bellissimo Hotel des Balances nel cuore della città vecchia, con camere con una vista mozzafiato sul fiume Reuss e sulle Alpi (lo consiglio al 100% se non si vuole stare troppo attenti al portafoglio, ma sicuramente muovendosi per tempo è possibile risparmiare un po’).
Una notte e un giorno e mezzo per girare con calma la città e vedere i luoghi più suggestivi sono stati sufficienti.


Lucerna vi regalerà un romantico panorama alpino da cartolina, palazzi elegantissimi dalle facciate affrescate, suggestive piazzette, ponti di legno sempre illuminati che riflettono le loro lineari sagome sulle acque del fiume, torri, guglie e tranquille passeggiate sul suo famoso Kapellbruke, l’antico ponte di legno coperto che culmina con la celebre Torre dell’Acqua (Wasserturm).
Lungo il ponte, edificato nel XIV secolo e ricostruito dopo un grave incendio nel 1993, potrete ammirare antichi affreschi che raccontano la storia della città e della Svizzera.


Lucerna, una meta natalizia che consiglio per godersi un week end a ridosso del Natale, con stradine acciottolate dove perdersi passeggiando senza meta.
A chi capita da queste parti e desidera cenare in un ristorante buonissimo che sembra una casa di marzapane, lascio un indirizzo prezioso: Old Swiss House…. ordinate una wienerschnitzel, tenerissima cotoletta di vitello impanata in un composto “segreto” fatto di uova, formaggio svizzero ed erbette, verrà poi cotta nel burro direttamente al vostro tavolo!
Buon inizio dicembre a tutti 😉
