Le gallerie d’arte, le boutiques e i negozi storici. Guida insolita ai tesori di Greenwich Village. New York.

Il “Village”. I più illustri esponenti della Beat Genereation, gli Hippies e i gay di tutto il mondo nel corso degli anni si sono dati appuntamento qui, in questo storico quartiere di New York stretto tra Chelsea, Soho e L’East Village, donandogli, forse anche un po’ inconsapevolmente, quello che oggi è il suo più grande fascino: l’atmosfera un po’ bohèmienne e il suo eccentrico e unico volto artistico, culturale e sociale diventato simbolo di un’epoca.

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In giro per Greenwich Village

Ho avuto modo di esplorare uno dei quartieri più antichi della Grande Mela in quello “spettrale” e allegro periodo dell’anno in cui è ancora più facile apprezzarne le peculiarità: Halloween!
Tutto è addobbato per rendere omaggio in grande stile alla notte delle streghe. Mistero e originalità si mescolano nell’aria. Nei giorni precedenti il 31 Ottobre a Greenwich Village è bello perdersi tra i vicoli e curiosare tra le divertenti e scenografiche decorazioni dei suoi palazzi che ogni anno fanno da sfondo alla parata di Halloween più imponente di tutto il paese!

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Parata di Halloween _Greenwich Village
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Parata di Halloween _ Greenwich Village

Qui vi può capitare di far cadere lo sguardo su una finestra e scorgere uno scheletro o un fantasma intenti ad osservare i passanti. Si può rischiare di salire qualche gradino per curiosare al di là del portone di un bel palazzo e rimanere impigliati ad una ragnatela o inciampare in una zucca! 🙂

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Halloween nelle strade di Greenwich Village

 

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Era la mia seconda volta a New York, la prima con la maturità di donna (la prima volta avevo solo 15 anni 🙂 ) assetata di guardare il mondo con curiosità, trasporto e voglia di scoprire ciò che è lontano da casa con occhi di viaggiatrice più che di “semplice turista”. Così, con questo nuovo sguardo sul mondo, son tornata in questo rettangolo di Manhattan e mi sono goduta i suoi caffè, le passeggiate senza meta tra i suoi vicoli respirando a pieni polmoni quella sua anima anticonformista che tanto ispirò gli scrittori beat come Jack Kerouac e Allen Gingsberg. Sono passata con una certa emozione difronte allo Stonewall Inn, lo storico locale gay dove nel 1969 ebbe simbolicamente inizio il  movimento di liberazione omosessuale.

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Aristide Bruant all’Ambassadeurs _ Litografia di Henri de Toulouse-Lautrec
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Il mio acquisto vintage al Village!

Così, per caso, guidata dalla mia attrazione verso i poster vintage e le stampe antiche, sono entrata in un piccolo negozio, La Belle Époque, facendo la simpatica conoscenza del suo originale proprietario che girando il mondo in lungo e in largo alla ricerca di pezzi unici, ha costruito il suo tesoro, esposto qui oggi per tutti i curiosi in cerca di poster vintage originali! Alle pareti e sui grandi tavoli migliaia di poster e stampe….balza agli occhi (anche dei meno esperti) l’ “Aristide Bruant all’Ambassadeurs “, celebre litografia di fine ‘800 realizzata dal pittore francese Henri de Toulouse-Lautrec!! Nella sua vita l’artista realizzò diversi manifesti pubblicitari….sarà un originale? il prezzo (oltre i 30.000 euro!!) mi induce a pensare che qui si faccia sul serio! ;-). Una chiacchierata di più di un’ora, dopo aver acquistato il mio bel poster di propaganda dei tempi seconda guerra mondiale, mi ha fatto ripercorrere la storia di questo posto e quella del suo amato quartiere. All’uscita un benaugurante arrivederci a presto e un cartoncino color senape più volte ripiegato su stesso: una mini-guida al meglio di Greenwich. Un’originale mappa dei suoi negozi, boutique e gallerie d’arte più caratteristici.

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La mini guida ai negozi, le gallerie d’arte e le boutique di Greenwich

Qualche giorno fa ho ritrovato questa inconsueta mappa e ho deciso di condividerla con i miei lettori scrivendo questo post! Se mai passerete da quelle parti, saprete dove fare acquisti o semplicemente fermarvi a sfogliare qualche libro. Scoprirete piccoli negozi unici nel loro genere che non troverete in nessun altro angolo di NY e avrete la sensazione di respirare la vera anima del Village 😉

BONNIE SLOTNICK COOKBOOKS
163 West 10th Street

Più di 4000 libri (di cucina e non solo) antichi e ormai non più in stampa. Se siete alla ricerca di veri e propri cimeli e preziose rarità riguardanti il mondo della cucina questo è il posto che fa per voi!
Oggetti vintage, libri con le ricette dei più famosi ristoranti di NY e colorati gadget vi aspettano per simpatici regali e acquisti originali.

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Bonnie Slotnick Coockbooks _ Foto presa dal web

LAURA LOBDELL
183 West 10th Street

Una gioielleria artigianale dove gli articoli in vendita sono ispirati, nelle loro simpatiche forme, al quotidiano: orecchini a forma di bottiglia di Champagne o anelli-chitarra (ma anche a forma di tappo di bottiglia molto carini e originali!) …..non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ad accogliervi Laura e il suo simpatico cagnolino :-).

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Laura Lobdell _ foto presa dal web
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Laura Lobdell _ foto presa dal web

TEA & SYMPATHY
108 Greenwich Avenue

Un angolo di Inghilterra nel cuore di New York. Da oltre 20 anni servono il tè al pomeriggio e deliziose torte. Menu della tradizione inglese per una pausa tutta anglosassone. Un negozio e un ristorante in perfetto stile British!

Tea & Sympa
Tea & Sympathy _ foto presa dal web
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Tea & Sympathy _ Foto presa dal web

GRAHAME FOWLER ORGINAL
138 West 10th Street
Tutto ciò che è vintage e glamour per l’uomo! Dai Rolex alle giacche Barbour e Belstaff. Sciarpe, cravatte, scarpe….se amate lo stile del passato venite qui!

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Grahame Fowler Original _ Foto presa dal web

AEDES DE VENUSTAS
9 Christopher Street

Un santuario del profumo. Ci sono candele profumate, saponi, pot-pourris, profumi per la casa e golose fragranze per il corpo di cui si riforniscono le celebrità e le icone fashion della Grande Mela.

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Aedes de Venustas _ Foto presa dal web

ROBIN RICE GALLERY
325 West 11th Street

Da oltre 20 anni in questa galleria d’arte si espongono collezioni fotografiche di grande impatto in un ambiente raffinato ma amichevole. Qui si trovano proposte per tutte le tasche e se si è fortunati, Robin in persona vi mostrerà l’interno del suo piccolo regno.

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Robin Rice Gallery _ foto presa dal web

HOUSE OF CARDS & CURIOSITIES
23 8th Avenue
Una specie di “cartoleria” molto originale. Si possono trovare biglietti d’auguri ma anche fossili e scheletri :-). Oggetti d’artigianato popolare provenienti dal Messico  e da ogni parte del mondo in un negozio ricavato in un palazzo vittoriano.

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House of Cards & Curiosities _ Foto presa sul web

THE END OF HISTORY
548 Hudson Street
La più grande selezione di oggetti di vetro e ceramica oggi in vendita datati 1950/60. In particolare potete trovare oggetti di design italiano, scandinavo e americano. Per appassionati di vasi e lampade 😉

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The end of History _ Foto presa dal web

MIMI VANG OLSEN
545 Hudson Street
Ragazzi, dovete vederla all’opera! I vostri amici a 4 zampe ritratti su tela dalla nota pittrice Mimi Vang Olsen…qui siete nel cuore del suo regno. L’unica galleria su strada dove poter vedere l’artista dipingere i tanto amati cani e gatti e comprare una sua opera.
Per gli amanti degli animali e per i …..curiosi 😉

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Mimi Vang Olsen _ Foto presa dal web

THE MEADOW
523 Hudson Street
Da fuori ogni cosa invita ad entrare! Il negozio è specializzato nella vendita dei piccoli piaceri della vita: cioccolato, sali artigianali e cocktail bitters, il tutto circondato da profumatissimi e coloratissimi fiori freschi.

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The Meadow _ Foto presa dal web
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The Meadow _ Foto presa dal web

Questi sono soltanto alcuni degli indirizzi che a mio avviso non dovete lasciarvi sfuggire al Village…..ma camminate e scovatene altri e godetevi una giornata da veri Newyorkesi 😉

 

 

 

 

Diario di Viaggio in Myanmar e Cambogia.

Per oltre mezzo secolo il Myanmar (ex Birmania) ha patito i drammi della dittatura, del governo sanguinario di giunte militari, delle lotte intestine tra fazioni di ribelli e trafficanti di droga. Un paese in cui i vari governi hanno cercato di annullare qualsiasi forma di democrazia, un esempio su tutti l’arresto di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace 1991.  Oggi il Myanmar sta progressivamente abbandonando la sua politica isolazionista per affacciarsi al mondo e attirare gli investimenti stranieri. Recarsi in questo paese non è ancora così facile. Sceglierlo come meta di un viaggio, come ha fatto Davide, è la dimostrazione di una consapevolezza che, nonostante tutto, Il Myanmar ha molto da offrire ai suoi visitatori. C’è chi al ritorno da un viaggio in questa magica terra, racconta di aver incontrato persone che sembrano aver perso ogni contatto con il presente. Le politiche di chiusura verso ogni influenza esterna hanno fatto sì che il Myanmar restasse uno dei paesi meno occidentalizzati del mondo. Quello che ci racconta Davide, è un diario di viaggio che si snoda lungo una porzione di mondo che conserva tutto il suo fascino antico e che fa tappa in uno dei siti archeologici più belli e più visitati al mondo: Il Tempio Khmer di Angkor Wat.
Buon sogno a tutti!

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Numero giorni consigliati: 15

Stagione consigliata: febbraio

costo: medio

mio periodo di visita: agosto 2013

Siccome per andare nello stupendo stato del Myanmar (ex Birmania) occorre molto spesso, per chi viene dall’Italia, volare su Bangkok, vale la pena andare prima (o dopo) a visitare il celebre ed imperdibile sito archeologico di Angkor Wat in Cambogia che dista poco più di 1 ora di Aereo da Bangkok e che è stato recentemente eletto il più bel sito archeologico del mondo da un sondaggio internazionale votato dagli utenti del sito di viaggi Expedia. Mentre tuttavia per soggiornare ad Angkor Wat ci si può organizzare comodamente sul posto magari ingaggiando una delle tante guide locali, la maggior parte delle quali peraltro parlano perfettamente l’italiano, per effettuare il tour del Myanmar è preferibile affidarsi ad una agenzia e a tal proposito io consiglio i tedeschi della Uniteam davvero bravissimi e dotati di guide straordinarie. Il programma che consiglio prevede circa 15 giorni e come stagione, se è vero che sarebbe preferibile la stagione per noi invernale e soprattutto ad Angkor Wat dove ad agosto c’è un caldo davvero intenso, è anche vero che per quanto riguarda il tour della ex Birmania se ci andate, come ho fatto io, approfittando della nostre vacanze estive, trovate molto meno turismo, e quindi potrete godervi di più la magia di quei posti.

1° giorno: arrivo a Bangkok (Thailandia) e volo immediato per Siem Rep (Cambogia) con arrivo ad Angkor Wat (pernottamento Hotel FCC).

2° giorno: visite rovine di Angkor.

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3° giorno: partenza in serata per Bangkok (pernottamento al Le Bua At State Tower, se volete esperienza unica e cenare sul ristorante all’aperto sul tetto dell’albergo che è un’emozione da togliere il fiato).

4° giorno: volo per Yangon (Myanmar) (penottamento al Savoy Hotel, delizioso e raffinatissimo albergo in legno costruito in stile bavarese).

5° gior.no: volo interno per Bagan (pernottamento al Thazin Garden Hotel).

6°, 7° giorno: Bagan, posto magico con le celebri mille pagode appuntite che rosseggiano al tramonto.

 

8° giorno: volo interno per Mandalay (pernottamento al Shwe Inn Gyin Hotel).

9°, 10° giorno: tour per i dintorni di Mandalay, città di per se brutta ma che consente di raggiungere in giornata alcuni tra i luoghi più belli del Myanmar tra cui il villaggio di Mingun e il ponte su palafitte più lungo del mondo.

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11° giorno: volo interno per Heho e trasferimento in barca a Inle Lake (pernottamento al Treasure Resort Inle).

12°, 13° giorno: gite in barca lungo l’Inle Lake che sinceramente ho trovato uno dei posti più belli del mondo, dove i pescatori coltivano l’orto sull’acqua.

14° giorno: volo interno a Yangon (penottamento al Savoy Hotel) e gita obbligata, perché lo merita, alla gigantesca Pagoda in oro.

15° giorno: volo su Bangkok e quindi rientro, oppure se volete potete fare un giornata a Bangkok, che nella sua chiassosa modernità, dopo il silenzio e la pace dei monaci del Myanmar può fare anche piacere ed in quel caso vi consiglio un pernottamento al bellissimo albergo in stile design Pullman King Power dal quale possono facilmente raggiungersi le velocissime linee di metro sopraelevata che conducono al centro città.

A presto con un altro splendido diario di viaggio di Davide Steccanella!

Mykonos: una splendida sorpresa! (Parte III – i ristoranti)

La più grande sorpresa Mykonos me l’ha riservata per l’incredibile proposta di ristoranti disseminati nelle vie del centro (Chora).
Se sono arrivata sull’isola assolutamente consapevole che il mare che mi aspettava sarebbe stato più bello che ai Caraibi, o che le casine bianche e celesti in tipico stile cicladico sarebbero state lì ad impreziosire il panorama, la quantità, la qualità e l’indiscussa bellezza del design della stragrande maggioranza dei ristoranti invece mi hanno davvero stupita!
Che in Grecia si mangiasse bene, avendola girata un po’, lo sapevo già, ma che si potessero trascorrere le serate deliziando occhi e palato in cornici così uniche e suggestive non potevo immaginarlo.

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Tendenzialmente a Mykonos ci si può concedere la libertà di farsi ispirare dal posto che “a pelle” sembra il più interessante ed entrare quindi solo perché ce lo ha suggerito l’istinto ma, ovviamente, come in tutti i posti del mondo, facendo sempre attenzione a considerare il rapporto qualità/prezzo/presentazione di un ristorante/taverna considerata anche la zona in cui è collocato.  Le “fregature” saranno più possibili nei locali in cui i camerieri continuano a richiamare all’esterno l’attenzione dei passanti invitandoli ad entrare, oppure nelle zone del centro della Città di Mykonos che considero un po’ “acchiappa-turista”….è il caso questo del quartiere Little Venice o delle piazze più grandi e più frequentate vicino al porto.
Il mio consiglio è di prediligere le viuzze meno trafficate e di buttare sempre un occhio all’interno del locale prescelto perché spesso, solo passando davanti all’entrata, non si può nemmeno immaginare lo spettacolo che tanti ristoranti riservano al loro interno ;-).  Date un’occhiata anche ai menù che in molti dei ristoranti che vi consiglio in questo post, propongono non soltanto piatti tipici greci preparati nel pieno rispetto della tradizione, ma anche alcuni rivisitati o arricchiti da contaminazioni di altre cucine il cui risultato, inaspettato, lascia davvero soddisfatti!

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Ristoranti a pelo d’acqua a Little Venice

Vista la vasta scelta, la curiosità e la voglia di vedere  il frutto dell’estro dei designer, che a Mykonos si sono sbizzarriti come fossero stati a New York :-), abbiamo deciso di provare quanti più ristoranti possibili e il risultato è stato che in questo paradiso nell’Egeo, ci si viene anche per deliziare il palato!

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Ecco qui tutti gli indirizzi (si trovano tutti nella città di Mykonos) da non perdere per la particolarità della location e per la qualità del cibo:

M-EATING
Il ristorante della seconda sera a Mykonos….una scelta perfetta!
Le ottime recensioni su Tripadvisor sono affidabilissime. Un posticino ricavato all’interno di un edificio bianco come la panna, con una sala interna e un patio esterno che ricorda l’atmosfera che si respira una sera a cena tra amici in un terrazzo shabby chic!
Tra le proposte consiglio le capesante aromatizzate all’arancia e il Tuna Burger. Delizioso il filetto di spigola con crema di patate e piselli e tra i dolci non c’è che da scegliere tra i buoni e i buonissimi :-). Personalmente mi sarei abbuffata di cheesecake  rigorosamente fatta in casa.

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Ristorante M-Eating _ Immagine presa dal sito web del Ristorante
Ristorante Meating
Ristorante M-Eating _ patio. Immagine presa dal sito web del Ristorante

 

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M-Eating _ Filetto di Spigola
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M-Eating _ Capesante all’arancia

MAMALOUKA
Che posto ragazzi!! Bianco a volontà e verde brillante come le fronde degli alberi sotto cui ci si ritrova a cenare in un’atmosfera romantica. Come in tutti i ristoranti di Mykonos, anche se avete la prenotazione, c’è sempre da aspettare un po’ prima di sedersi ma l’attesa viene addolcita da un buon bicchiere di vino servito al bancone del bar! Qui si mangia in un vero e proprio giardino super alla moda con luci soffuse e piatti tipici della cucina mediterranea e greca come la buonissima Moussakà.

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Menu Mamalouka
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Lady Pillo al Mamalouka

KALITA
Atmosfera romantica assicurata in questo delizioso giardino dove vi verranno serviti piatti tipici della tradizione greca non soltanto di Mykonos. Gli aromi, i sapori e i colori delle Cicladi li trovate tutti qui!

LOTUS
Una piccola e deliziosa taverna che propone ancora piatti tipici della tradizione isolana fatti in casa. Il posto è di quelli che ti resta impresso per la piacevole musica di sottofondo e il profumo dei coloratissimi fiori che scendono dal soffitto di questo patio che sa ancora di passato, in una Mykonos che rincorre il futuro rendendo scintillante il suo presente. I piatti sono molto buoni ma qui, a fare davvero la differenza, è l’atmosfera raccolta e la cordialità della “padrona di casa” che amerà descrivervi con cura i semplici e genuini piatti che vi servirà al tavolo.

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Bancone del Bar del Ristorante Lotus

KOURSAROS
Un’altra ottima scelta per deliziare occhi e palato ;-).
Qui potete gustare ottimi piatti di pesce fresco in un’atmosfera che ricorda una vecchia nave corsara, il tutto, ovviamente, in un ambiente dal design ricercato e di tendenza. Bellino anche l’angolo bar dove potrete ammazzare il tempo in caso di attesa. Prenotate sempre con largo anticipo!

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Area Bar _ Ristorante Koursaros

INTERNI
Location favolosa per questo ristorante di grande tendenza. Nonostante la prenotazione (qui è davvero obbligatoria!), l’attesa è stata piuttosto lunga ma ripagata dall’atmosfera circostante. Si cena sotto le stelle ai tavoli disposti attorno alla grande isola luminosa del bancone del bar dove giovani e bellissime ragazze amano trascorrere la serata ascoltando la musica di sottofondo e facendosi ammirare da chi è intendo a gustargli ottimi gamberetti in tempura al sesamo e fiocchi piccanti  🙂
Non è il mio ristorante preferito per il cibo (conto anche parecchio salato!), ma sicuramente il top per la bellezza dell’ambiente e il raffinato design.

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Ristorante Interni. Immagine presa dal sito web del ristorante.

AVRA
Un altro bel giardino nei pressi di via Matogianni. Tantissimi fiori profumati, balconcini colmi di bouganville, scale, candele e vasi intorno a voi e la sensazione di trovarsi seduti in un vecchio set cinematografico. Atmosfera rilassata, romantica e non troppo patinata in questo locale dove si viene per assaggiare i tipici piatti della cucina greca ma anche fusion. Un indirizzo da tenere a mente!

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Ristorante Avra. Immagine presa dal sito web del ristorante.

SUBA
Per chi, come me, non riesce a rinunciare ad una cena giapponese ovunque si trovi! ;-).
In una piccola via defilata rispetto alle circostanti stradine affollate, Suba saprà regalarvi una serata rilassata e gustosa.
I tavoli all’aperto sono pochi quindi anche qui conviene prenotare per tempo. Questo locale è sbarcato a Mykonos dopo il grandissimo successo riscosso ad Atene e il suo ambiente minimalista, semplice ma elegante, e la sua cucina giapponese rivisitata con qualche tocco “occidentale” meritano una sosta!

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Ristorante Suba. Immagine presa dal sito web del ristorante.

Ragazzi, si potrebbe scrivere una “Divina Commedia” recensendo i ristoranti di questa magica isola perciò sbizzarritevi!
E con lo stomaco pieno, concludete la serata in uno o più dei tantissimi locali disseminati per la città. Esplorate ogni più piccolo angolo del suo dedalo di vie (vi sembrerà di girare a vuoto perché tutto si somiglia ma niente è uguale)….le sorprese più belle sono spesso nascoste e defilate.

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Un drink al Babylon Mykonos

Nei locali si entra senza pagare l’ingresso ma solo la consumazione. Entrate ed uscite anche solo per curiosare e divertirvi al suono della musica greca di tendenza del momento nei tanti locali a pelo d’acqua di Little Venice. Vi ritroverete a fare le 5 del mattino, ballando, passeggiando e chiacchierando senza esservene nemmeno accorti!
Noi abbiamo adorato un posticino, il Rock ‘n Roll Bar,  dove si bevono ottimi cocktail e si ballano le hit del momento e quelle più gettonate del passato.

 

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Rock ‘n Roll

Un ultimo consiglio prima di dare l’arrivederci a Mykonos, questa volta riservato solo alle fanciulle: lasciate a casa i tacchi! qui è impossibile camminare sulle strade ciottolose se non si hanno ai piedi comode “pianelle”….di qualunque tipo (le boutique ne vendono di ogni sorta anche per le più modaiole 😉 ) purchè basse! Se proprio non volete rinunciare a sentirvi belle, potete sempre portare con voi nella borsa un cambio scarpa da sfoggiare una volta entrate nel vostro locale preferito 😉

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Lady Pillo con le pianelle! 🙂