Ebbene sì, che facciano 25 gradi o 5 qui dovete girare su due ruote!
Nella città dei tulipani e dei mulini a vento andare in bici è uno stile di vita, tutti la usano per ogni occasione: per andare a lavoro, per fare la spesa, per fare shopping, vi imbatterete persino in ragazze con i tacchi a spillo che, non curanti del freddo o della pioggia, vedrete sfrecciare sulle loro biciclette anche di sera dirette ad un appuntamento galante o ad uno dei tanti locali super alla moda sparsi per la città.

Noleggiare una bici è per me dunque la seconda cosa da fare dopo essersi sistemati in hotel 😉 , la terza è prendere dimestichezza in fretta con il mezzo per adeguarvi agli standard di velocità a cui sono abituati ad andare gli abitanti di Amsterdam! Ci sono piste ciclabili ovunque lungo i canali su cui non è concesso però soffermarsi troppo o andare a rilento se si vuole evitare di essere assordati dai campanelli delle altre biciclette dietro di voi che non esiteranno a sorpassarvi a tutta velocità, facendovi quasi perdere l’equilibrio 😀
Altro consiglio che non manco mai di dispensare per ogni città del mondo è di non seguire ad ogni costo itinerari prestabiliti. Godetevi Amsterdam in assoluta libertà, aguzzando la vista per scoprire i suoi angoli più nascosti ed insoliti, andando anche un po’ a caso e seguendo il vostro istinto.
Che cosa vi farà innamorare di questa meravigliosa città sull’acqua pedalando tra i suoi canali?
Beh….tanto per cominciare le tantissime formelle murarie. Su molti edifici antichi lungo i canali del centro e nel Jordaan, poste a metà altezza delle facciate, queste pietre scolpite avevano la funzione di indicare il mestiere dei proprietari dei palazzi all’epoca in cui le vie non avevano ancora nomi ufficiali e una numerazione.
Le pietre servivano dunque come punti di riferimento per gli abitanti e oggi ne restano più di 600, la maggior parte delle quali sono ancora sulle facciate originarie mentre alcune sono state spostate e raggruppate su un unico muro (accanto al museo storico di Amsterdam per esempio).
Gli osservatori più attenti vedranno formelle raffiguranti non solo mestieri ma anche stati d’animo, personaggi insoliti o simboli di un’epoca o di un certo vissuto. Le formelle in un modo originale e divertente vi racconteranno molto della storia della città e dei suoi quartieri 😉 divertitevi a cercarle e fotografarle!

Più evidenti delle formelle, ma anche questi con la stessa funzione di identificare gli edifici (e di nascondere i classici tetti a due falde alla vista dei passanti), sono gli splendidi Frontoni delle eleganti dimore lungo i canali…girando lo sguardo a destra e sinistra avrete a disposizione centinaia e centinaia di palazzi! Impossibile non fermarsi ad ammirarli soprattutto durante i romantici giri sui battelli.
Vagabondare senza meta anche nel quartiere a luci rosse può riservare insolite “sorprese” che non prevedono necessariamente incontri ravvicinati con le tanto note donne in vetrina o almeno non con quelle in carne ed ossa 🙂 …. per esempio sulla piazza antistante la torre di Oude Kerk si trova una statua di una prostituta in piedi sui gradini della porta di casa intenta a guardare i passanti con aria fiera. La statua venne posta qui per incitare al rispetto delle donne che esercitano il mestiere più antico del mondo.

Pedalate, pedalate, pedalate e vi capiterà di imbattervi in vicoli con case piccolissime e pendenti – quando le tasse fondiare erano calcolate in base alla larghezza della facciata delle case, ad Amsterdam si cominciarono a costruire abitazioni estese soprattutto in profondità con scale strettissime, da qui l’esigenza di effettuare i traslochi dall’esterno perché impossibile passare per le scale appunto. Per facilitare il passaggio dei mobili di modo che non sbattessero sulle facciate tanti palazzi sono stati inclinati – oppure in uno splendido negozio di sigari Art Déco dichiarato monumento storico (Casa Hajenus _ P.G.C. Hajenius, Rokin 92-96); in un canale pittoresco dove il tempo sembra essersi fermato (Kromboomssloot); in suggestivi Beghinaggi (Hofjes), dei piccoli cortili circondati da case con un delizioso giardino interno ed una porta d’ingresso che consente di controllare chi entra e chi esce. I beghinaggi sono istituzioni finanziate con fondi privati per assistere i più bisognosi. Le loro porte restano aperte di giorno e vi consiglio vivamente di parcheggiare la vostra bici ed entrare concedendovi una piacevole pausa nei suoi silenziosi cortili!


Senza dubbio, la più piacevole pedalata in città mi è stata regalata dal bellissimo Vondelpark che con i suoi bei laghetti, boschi, prati e sentieri è per gli abitanti di Amsterdam ciò che Central Park è per i Newyorkesi….
Parcheggiate la vostra bici anche per godervi qualche attimo curiosando nel coloratissimo e celebre mercato dei fiori. Io ovviamente ho comprato bulbi di Tulipano ma ce n’è davvero per tutti i gusti 😉




Per concludere, qualche consiglio su dove mangiare…ormai chi mi segue sa che per me un bel viaggio per essere tale, non può prescindere da piacevoli esperienze culinarie perciò procuratevi carta e penna e prendete nota:
Menù “singolare” con una portata di carne e una di pesce (aragosta da 10 e lode) al ristorante RED... davvero favoloso sia per la location molto alla moda che per la qualità del cibo. Da provare anche i dolci!
Esperienza positiva per l’atmosfera (si mangia sdraiati su mega divani mentre si assiste a spettacoli dal vivo) e tutto sommato anche per il buon cibo al SupperClub, ristorante, club e cocktail bar che merita una visita.


Ovviamente Amsterdam è tutto questo e molto di più….una di quelle città dove credo valga la pena tornare più volte.
Chiudo consigliandovi una piacevole lettura che mi è stata utile per scoprire molte delle curiosità di cui ho scritto: “Amsterdam insolita e segreta” di Marjolijn van Eys e Delphine Robiot. Un’ originale guida scritta dai suoi abitanti che potrà aiutarvi ad osservare con più attenzione il bellissimo paesaggio urbano della capitale olandese.
1 commento su “Ad Amsterdam non vai se la bici non ce l’hai…..”