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Tutto il mondo in una strada, tutta la sua follia in una città: Las Vegas!

Rumorosa, assurda, folle, unica, spettacolare. Questa è Las Vegas! Non importa se non siete amanti del gioco d’azzardo, se non avete mai sognato un matrimonio trash “in stile Elvis” o se il vostro viaggio in USA non prevedeva una sosta qui….siate pronti a cambiare programma e a trascorrere anche solo qualche ora in questo vero e proprio luna park per soli adulti eretto peccaminosamente nel deserto. Visitare Las Vegas è sicuramente una delle cose da fare almeno una volta nella vita, anche se solo per una notte e senza giocare nemmeno un centesimo! La amerete o la odierete, di certo non vi lascerà indifferenti.

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Hotel Venetian

Era l’estate del 2010 quando ho deciso di buttare giù un po’ di idee per organizzare un viaggio on the road di circa 20 giorni che mi avrebbe portato a percorrere il più bel tratto di costa degli Stati Uniti (Big Sur, che ho già raccontato in questo articolo),  a vivere qualche giorno a San Diego e a San Francisco, a rimanere letteralmente a bocca aperta di fronte a ciò che è in grado di plasmare la natura nei grandi parchi della California, ad attraversare il deserto e a stupirmi di Las Vegas.
Un viaggio studiato preventivamente per decidere le tappe irrinunciabili, scegliere le mete più suggestive e calcolare un po’ le distanze ma senza il condizionamento di prenotazioni fatte dall’Italia. Parto da Roma avendo scelto e pagato solo gli hotel nella città di arrivo (San Diego) e di partenza (San Francisco), nel mezzo, quello che succede succede! Ma questa in fondo è un’altra storia, un altro bel racconto di viaggio che non mancherò di condividere con voi nel mio blog. Ora la protagonista indiscussa è lei: Las Vegas, la regina del kitsch e dell’eccesso.

Prima di arrivare avevo in testa l’immagine che mi ero fatta di lei grazie ai tanti film ambientati proprio tra i suoi eccentrici hotel. Come per molti angoli degli USA, anche qui ti sembra di esserci già stato, di esserti seduto ai tavoli da Black Jack del Bellagio, dell’MGM o del Mirage insieme a George Clooney e Julia Roberts, di essere sopravvissuto incredibilmente ad “Una Notte da Leoni” :-D.

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The Strip _ Las Vegas Boulevard

A distanza di quasi 5 anni, due sono le sensazioni che ancora percepisco forti come se fossi tornata dal viaggio solo ieri: l’assurdità della sua nascita, della sua esistenza, della sua sopravvivenza e del suo surreale fascino;  la spettacolarità del suo profilo che si mostra piano piano quando si arriva in auto (a mio avviso il modo migliore per raggiungerla), dopo ore e ore in macchina nel bel mezzo del deserto.
A farle da anticamera la Mojave National Preserve, l’enorme distesa desertica della California , un luogo incontaminato a circa 200 km a nord-est di Los Angeles. Siamo in pieno deserto, la temperatura in estate qui supera facilmente i 40 gradi e non è facile imbattersi in qualche altro essere vivente che non sia un mitico roadrunner o un serpente a sonagli del Mojave.  A sud est, lungo la strada, seguite le indicazioni per le Kelso Dunes che vale la pena vedere e fotografare ma, tutto quello che dovete fare, se non siete al volante, è osservare dal finestrino la foresta di Joshua Tree più vasta del mondo!

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Kelso Dunes _ Deserto del Mojave

Gli Yucca Brevifolia, questo il nome botanico degli alberi di Giosuè, ad alcuni riporteranno alla memoria l’album degli U2 del 1987 ad altri, come me, le corse di Beep Beep perennemente inseguito da Willy il Coyote 🙂 ma a quanto pare il nome Joshua Tree fu dato da un gruppo di coloni mormoni che attraversando il deserto nella metà del XIX secolo, guardando la particolare forma di questi alberi, pensarono ad un passo della Bibbia in cui Giosuè alzava le braccia al cielo per pregare!
Pregate allora di non perdere tutti i vostri soldi a Las Vegas che di lì a poco farà capolino dalle aride rocce!

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Joshua Tree _ Deserto del Mojave

 

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Indicazioni per le Kelso Dunes

 

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Strada verso Las Vegas _ Deserto del Mojave

La città pulsa ad ogni ora. Di giorno vedrete orde di turisti stesi al sole nelle tante piscine degli strabilianti hotel della città oppure gruppi di giovani ragazze intente a girovagare in preda a maniacali istinti di shopping ossessivo-compulsivo alla ricerca di qualsivoglia souvenir ma, è con il calare del sole che si alza il sipario ed inizia lo spettacolo!
Uno show surreale che si ripete ogni sera fin dal lontano 1946, quando il gangster ebreo Bugsy Siegel aprì il primo hotel casinò di Las Vegas, il celeberrimo Flamingo, grazie ai finanziamenti delle famiglie mafiose della East Coast. Da allora, la città del peccato è diventata la capitale indiscussa del gioco d’azzardo e del divertimento. Si arriva qui e si sale su una giostra in funzione 24 ore su 24 dove è possibile fare davvero di tutto!

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Sostanzialmente Las Vegas è la Strip, la porzione del Las Vegas Boulevard lungo cui si allineano i casinò e gli alberghi più famosi.
E’ possibile vivere Las Vegas davvero in mille modi diversi.
Potrete scegliere uno o al massimo due alberghi dove trascorrere la serata, andare a qualche festa, assistere ad uno spettacolo e poi giocare ai tavoli o alle slot machine oppure, come ho fatto io, provare a vedere e vivere tutto quello che ha da offrire questo circo percorrendo la strip in lungo e in largo.

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Hotel Excalibur

Cosa fondamentale: scegliere in anticipo l’albergo dove trascorrere la notte.  Sul web sarà divertente documentarvi ma fondamentalmente, vista la vasta scelta, lasciate anche che a guidarvi sia l’istinto e l’ispirazione che a me hanno condotto alla piramide di vetro nero e acciaio alta 30 piani del Luxor, hotel in stile egiziano con anche una enorme sfinge! 😀
A Las Vegas potrete infatti decidere se passare la notte in qualche angolo di mondo o del passato, qui meticolosamente riprodotto per rendere ancora più surreale la vostra permanenza.
Avrei voluto dormire una notte in ogni hotel per poterli vedere tutti (sono la vera attrazione della città), ma con una sola notte a disposizione l’unica alternativa è stata partire dall’Excalibur (Vicino al Luxor) e risalire a piedi la Strip passando attraverso le hall di ogni hotel e poi ripercorrerla dall’altro lato al contrario! Adoro camminare (per fare quello che ho fatto io riponete i tacchi nello zaino, sfoderateli solo a cena o ad una festa, e camminate camminate camminate), ma anche se non sembra, la Strip è lunga. Vi fermerete molte volte per assistere agli spettacoli degli hotel, giocare e mangiare, quindi, una valida alternativa alla lunga e faticosa camminata potrebbe essere il Las Vegas Monorail. Questa monorotaia elevata è il modo più veloce e conveniente per muoversi lungo il Las Vegas Boulevard. I due estremi si trovano all’altezza dell’ MGM Grand sulla striscia sud e all’ Hotel Sahara a nord.

Hotel Luxor - Las Vegas
Hotel Luxor

Se tutto in una notte deve essere allora cominciate già ad immergervi nella follia della città  fin dall’ora dell’aperitivo e poi godetevi una cena tra le stelle in uno dei ristoranti più alti del mondo: il Top Of The World Restaurant.  La vista sulla città del gioco dall’ultimo piano dell’hotel Stratosphere è incredibile e la si può godere da qualsiasi angolazione: in 80 minuti, infatti, il ristorante ruota di 360° mostrando Las Vegas in tutto il suo splendore. Se la vista da qui non fosse sufficiente, all’esterno del ristorante c’è anche una giostra panoramica.

Bellagio
Hotel Bellagio

Entrate ed uscite dalle hall di tutti gli alberghi, fermatevi e fate il vostro gioco seduti a qualche tavolo e divertitevi alle slot machine, poi ancora guardate il bellissimo spettacolo delle fontane danzanti del Bellagio (qui potrete anche vedere il celebre show del Cirque du Soleil), assistete all’eruzione del Vulcano del Mirage, osservate le gondole del Venetian, ammirate gli squali dell’enorme acquario al Mandalay Bay Resort & Casino, divertitevi a vedere lo spettacolo dei pirati sul galeone del Treasure Island Hotel & Casino!
Ogni hotel saprà stupirvi ed intrattenervi con i suoi spettacoli e le sue attrazioni (splendidi esemplari di tigri bianche e un giardino esotico con i fenicotteri rosa vi accoglieranno rispettivamente all’hotel Mirage e al Flamingo!).  Tra tutti il Bellagio per me è uno dei più suggestivi per lo spettacolo delle fontane all’esterno e il soffitto interamente ricoperto di fiori di vetro di Murano all’interno della hall…..la serata volerà via, effimera e surreale, lasciando dentro di voi il ricordo di una notte folle, unica, fatta di divertimento, magia ed eccentricità.

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Fontane danzanti dell’Hotel Bellagio

 

Hotel New York New York - Las Vegas
Hotel New York New York

 

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Hotel Paris Las Vegas

E la mattina dopo, stremati dalla lunga nottata,  passando tra i corridoi del vostro hotel, troverete ancora tantissime persone su di giri, tutte con le carte di credito infilate nelle slot machine forse già dal mattino presto o, peggio ancora, dalla notte appena trascorsa… perché anche questo è Las Vegas.

Un tuffo nel blu nell’acquario delle meraviglie di Monterey

Il Vicolo Cannery a Monterey in California è un poema, un fetore, un rumore irritante, una qualità della luce, un tono, un’abitudine, una nostalgia, un sogno. Raccolti e sparpagliati nel Vicolo Cannery stanno scatole di latta e ferro e legno scheggiato, marciapiedi in disordine e terreni invasi dall’erbacce e mucchi di rifiuti, stabilimenti dove inscatolano le sardine coperti di ferro ondulato, balli pubblici, ristoranti e bordelli, e piccole drogherie zeppe, e laboratori e asili notturni. I suoi abitanti sono, come disse uno una volta, ‘Bagasce, ruffiani, giocatori e figli di mala femmina’, e intendeva dire: tutti quanti. Se costui avesse guardato attraverso uno spiraglio avrebbe potuto dire: ‘Santi e angeli e martiri e uomini di Dio’, e il significato sarebbe stato lo stesso”
(John Steinback,“Vicolo Cannery”, 1945).

Comincia così il grande romanzo popolare “Cannery Row”, con una cruda e quantomai realistica descrizione della strada che ha reso celebre il porto di Monterey, diventato intorno al 1930, la capitale mondiale delle sardine. Oggi l’antica stazione baleniera di Monterey, situata a nord di uno dei tratti di costa più suggestivi della California – la Central Coast – (è proprio qui che serpeggia la Highway1  regalando superbi panorami e continui avvistamenti di colonie di elefanti marini come quelle di Piedras Blancas), si è rivelata una piacevole tappa intermedia di un lungo viaggio di qualche anno fa alla scoperta della California e dei parchi naturali più suggestivi degli Stati Uniti.

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Highway 1

Ci si può spingere in questa piccola località di mare e nella sua omonima baia per ripercorrere i luoghi narrati da Steinback, per rilassarsi sulle tranquille spiagge di Pacific Grove o semplicemente per curiosare tra le lussuose stradine di Carmel ma, senza dubbio, l’attrattiva principale di tutta la Penisola resta l’enorme acquario che si affaccia sul Monterey Bay National Marine Sanctuary.

Con una media di 1,8 milioni di visitatori all’anno, è il secondo acquario più frequentato degli Stati Uniti e un’incredibile esperienza per grandi e piccini desiderosi di scoprire l’affascinante mondo marino preservato in questo ambiente dotato di un sofisticato impianto di pompaggio che fa circolare l’acqua oceanica, prelevata dalla baia di Monterey, all’interno delle vasche.

Bellissimo osservare la prateria di alghe kelp (questo acquario è l’unico al mondo ad essere riuscito, tramite un procedimento di formazione di onde artificiali, a coltivare questa specie di alghe) dove si aggirano numerose specie di pesci tra cui enormi squali ed eleganti razze.

Suggerisco di soffermarsi tra le enormi vasche durante l’ora dei pasti, quando alcuni addetti si tuffano in acqua per dare da mangiare ai grandi pesci predatori o alle simpatiche lontre marine che si crogiolano al sole all’esterno dell’acquario nella Great Tide Pool.

Non perdete lo spettacolo degli squali martello nell’enorme vasca situata nella Outer Bay Wing, con una finestra di osservazione tra le più grandi del mondo. Qui è anche possibile osservare un branco di 3000 alici che nuotano  contro una corrente creata artificialmente.

Dal 2008 l’acquario ospita un gruppo di pinguini provenienti dall’Aquarium of the Americas di New Orleans, gravemente danneggiato dall’uragano Katrina.

Lo spettacolo più suggestivo a mio parere ci viene offerto dall’elegante e lento fluttuare delle numerose specie di meduse nella Drifter’s Gallery.
In questa porzione di acquario si viene lettaralmente rapiti dalla grazia e bellezza di questi animali. Uno spettacolo di luci che incanta il visitatore assorto nell’osservare la loro leggiadra danza nell’acqua.

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Meduse
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Acquario di Monterey
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Acquario di Monterey – Meduse

Deliziose vasche ricche di cavallucci marini e  il panorama mozzafiato sulla baia della terrazza esterna, hanno contribuito ad imprimere nel cuore e nella memoria le ore trascorse in questo paradiso marino.

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Acquario di Monterey – Cavalluccio marino
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Acquario di Monterey – Cavalluccio marino

All’uscita dell’acquario, esplorate Monterey per poi ripartire alla volta di Santa Cruz, cittadina dall’atmosfera “new age” permeata dalla sua ideologia del “vivi e lascia vivere”.

Studenti, surfisti, hippies, punk e cartomanti si aggirano tra le sue strade e le sue spiagge per poi darsi tutti immancabilmente appuntamento al Santa Cruz Beach Boardwalk, il parco divertimenti sul mare più antico della West Coast (risale al 1907).

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Parco divertimenti di Santa Cruz

A qualunque ora del giorno e della notte, orde di studenti e turisti possono immergersi in un’atmosfera da college americano di altri tempi, dove l’odore di zucchero filato si mescola all’aria salmastra e alle grida dei bambini sulle giostre.

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Santa Cruz – Beach Boardwalk

Dolci di ogni colore e grandezza qui la fanno da padrone….confesso di non aver avuto il coraggio di assaggiarne nemmeno uno! 🙂
Dopo un giro sul Giant Dipper (un ottovolante d’epoca in legno) e qualche foto, concludete la giornata con una cena sul molo godendovi lo spettacolo del sole che tramonta sul mare per lasciare il posto alle magiche luci del lunapark!

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Santa Cruz – Boardwalk dal molo