Ragazzi, vi è mai capitato di seguire interviste a personaggi più o meno noti in TV e rispondere voi sottovoce alla domanda “se fossi vissuto in un’altra epoca, quale personaggio del passato avresti voluto essere o ti sarebbe piaciuto conoscere?”
Io ho sempre avuto una nutrita lista di nomi ma ieri, mentre leggevo su internet i fatti più importanti avvenuti nel passato il 25 gennaio, ho scoperto la bellissima storia di Nellie Bly (il vero nome era Elizabeth Jane Cochran) nata in Pennsylvania il 5 Maggio 1864, e ho capito che tra tutti questi personaggi a cui avrei voluto stringere la mano, oggi sceglierei proprio lei! 🙂
Il suo coraggio e la sua determinazione le hanno valso l’onore di diventare la prima reporter viaggiatrice donna della storia.

Nel 1880, all’età di 16 anni, in un’epoca in cui poche donne avevano un grado di emancipazione tale da svolgere “lavori da uomini” e quasi nessuna lavorava nel mondo del giornalismo, Nellie riuscì nell’impresa di infrangere la prima di una serie di barriere sociali che avrebbe poi pian piano abbattuto tutte nel corso della sua carriera. Prima giornalista del Pittsburgh Dispatch
Assunta dopo aver risposto ad un articolo sessista con una accesa lettera di rivendicazione dei diritti femminili direttamente all’editore, divenne la prima giornalista donna in assoluto a svolgere una indagine sotto copertura, indagando presso il manicomio di Women’s Lunatic Asylum di Blackwell’s Island, come reporter del New York World di Joseph Pulitzer, sulle condizioni in cui venivano trattate e “curate” le degenti nell’istituto.
Raggiunse in breve tempo una certa notorietà a livello nazionale, che però non si rivelò sufficiente per tenere a bada lo spirito indomito dell’avventuriera che era in lei :-).
Nel 1889, dopo aver letto “Il Giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne, Nellie cercò di convincere il proprio editore Pulitzer (quel Pulitzer!!!) a finanziarle il proprio giro del mondo, da compiere addirittura in un tempo inferiore agli 80 giorni del romanzo. La risposta fu positiva, solo che le fu posta la condizione di essere accompagnata da un giornalista uomo, essendo quell’avventura “un lavoro decisamente da uomini”. Non contento, il redattore-capo, aggiunse, con ironia, che per una donna era impossibile fare una valigia per un giro attorno al mondo che non necessitasse un esercito di facchini …

Nellie non si scompose, sorrise all’editore (e probabilmente anche al capo-redattore 🙂 )e presentò prontamente le proprie dimissioni, annunciando che avrebbe portato quell’idea al giornale competitor del World e che sarebbe stata felice di scrivere quella storia comunque ma per qualcun altro disposto a darle maggior fiducia. Pulitzer, cui certo non mancava l’acume per riconoscere un potenziale scoop, sorrise a sua volta, rifiutò le dimissioni e le affidò l’incarico, nonostante lo sconcerto di buona parte della redazione.

Il 14 novembre 1889 Nellie Bly, armata di una singola valigia da 160×70 cm, contenente solo un paio di vestiti, gli attrezzi per cucire, gli strumenti per scrivere (e un pallone …), partì da New York e, viaggiando via nave, treno e addirittura a dorso d’asino, si imbarcò alla volta di questa nuova ed inesplorata avventura. Alla domande del perché di un bagaglio così piccolo, Nellie rispose: “Se si viaggia semplicemente per il gusto di viaggiare, e non allo scopo di impressionare i propri compagni di viaggio, il problema dei bagagli diventa molto semplice da risolvere.” E Nellie non voleva impressionare nessuno, ma solo raccontare ai propri lettori le scoperte e le meraviglie che avrebbe incontrato, giorno dopo giorno.

Il «New York World» pubblicò quasi ogni giorno i suoi articoli e un singolare gioco dell’oca intorno al mondo per i lettori che, attraverso le sue parole, poterono immaginare di viaggiare insieme a lei.
Se vogliamo Nellie può essere considerata la prima travelblogger donna della storia! 🙂
Più di un milione di persone partecipò alla lotteria istituita da Pulitzer per indovinare l’attimo in cui Nellie avrebbe rimesso piede a New York.
Dopo solo 72 giorni l’indomita giornalista completò il suo personalissimo giro del mondo, arrivando a New York il 25 Gennaio 1890 (alle ore 15:51 per l’esattezza!). Ad attenderla, oltre la fama mondiale e la gloria eterna, c’erano migliaia di spettatori, rimasti affascinati dai suoi racconti delle settimane precedenti e che volevano portare il giusto tributo a tale eroina! Si dice che tra queste migliaia di spettatori, ci fosse anche lo stesso Jules Verne, presente per ringraziarla per la notorietà aggiuntiva che aveva portato al suo libro, tale da dover rendere necessaria una nuova ristampa a 17 anni dalla sua uscita originale!
In seguito Nellie divenne poi una affermata reporter di guerra durante il primo conflitto mondiale, la moglie di un importante milionario (Robert Seaman) e, dopo la morte di lui, un’audace imprenditrice, capace di gestire il patrimonio familiare in maniera oculata. Si spense purtroppo ancora giovane nel 1922, a “soli” 57 anni per una polmonite, non prima però di essere diventata una eroina per tutte le donne del mondo e il simbolo dell’emancipazione femminile.
Oggi Nellie riposa presso il Woodlawn Cemetery di New York ma a ricordare a tutti i suoi ammiratori le sue gesta, c’è un piccolo parco divertimenti a Brooklyn che porta il suo nome e che ha come tema
“Il giro del mondo in 80 giorni”……non mi resta che andare a visitarlo durante il mio prossimo viaggio nella Grande Mela! 😉
PS. Per chi volesse, è anche possibile scaricare l’intero libro, in lingua originale, scritto da Nellie a seguito della sua impresa, ossia “Around the World in Seventy-Two Days”.
Non conoscevo la storia di questa donna. In quell’epoca è stata davvero molto coraggiosa a viaggiare da sola, partire per posti sconosciuti e affermare la propria individualità.
E’ riuscita a dare alla sua vita la direzione che sognava.
E’ un esempio per tutti, donne e uomini.
Grazie per aver postato l’articolo, mi è piaciuto molto.
Buon pomeriggio 🙂
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Grazie a te per averlo apprezzato! Sí è un bel l’esempio da seguire anche per scelte ed imprese meno “eclatanti” se queste però sono ciò che crediamo possano renderci davvero felici 😉
Buon pomeriggio anche a te e a presto!
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Non ero proprio a conoscenza di questa fantastica donna! Il mio nome, ora, mi piace ancora di più 🙂 leggerò sicuramente il racconto del suo viaggio, grazie mille per la piacevolissima scoperta!
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😊 mi fa molto piacere di aver fatto una scoperta che ha quanto pare state gradendo in tanti! 😉
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Mi inchino! Grazie per averci raccontato di lei, io non la conoscevo. Buona giornata. Chiara
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Bello! Non la conoscevo! E ad averlo saputo prima, a Brooklyn sarei andata nel suo parco giochi! Ho riletto di recente Il Giro del mondo in 80 giorni, sicché questo tuo post mi aggiunge un tassello davvero interessante! 😀
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😉 idem! La prossima volta che andiamo sappiamo cosa fare 😊
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Una storia davvero affascinante. Quante donne eccezionali, di cui spesso non sappiamo nulla, hanno popolato i secoli … quante intorno a noi che dobbiamo scoprire! E’ sempre molto piacevole leggerti. 😀
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👍🏻
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