Lione, m’illumini d’immenso.

Lo sapevate che per quattro notti a cavallo della Festa dell’Immacolata, Lione ruba lo scettro a Parigi per trasformarsi nell’unica vera Ville Lumière di Francia?
Ogni anno la città inaugura l’Avvento con la sua famosissima Fête des Lumières, durante la quale spettacolari giochi pirotecnici e suggestive installazioni luminose incantano i tantissimi visitatori, catapultandoli in una splendida atmosfera fiabesca proprio nel periodo più bello e magico dell’anno….

Lione

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Purtroppo,  a causa dei tragici fatti di Parigi e dell’allarme terrorismo, quest’anno il Festival non si terrà nella sua forma consueta…..l’appuntamento con la tradizione è rimandato a Dicembre 2016 (dal 3 all’8).

Nonostante ciò, ho deciso di raccontarvi la bellezza di questa città unica, proprio in questi giorni in cui, spente le luci di festa, con coraggio ed orgoglio, gli abitanti di Lione collocheranno (solo il giorno 8 dicembre) lumini alle finestre per rendere omaggio alle vittime degli attentati.

Per informazioni sempre complete e aggiornate sul Festival delle Luci vi consiglio di consultare il sito ufficiale della manifestazione: http://www.fetedeslumieres.lyon.fr/en

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Arrivo in auto a Lione!

Lione mi ha accolta con eleganza e raffinatezza, con un bellissimo mazzo di fiori (arrivando in macchina dalla sponda destra del Rodano, su un cavalcavia c’era davvero una scultura raffigurante un mazzo di fiori gigante :-)) e mi ha sedotta con le sue stradine, i suoi traboules, la sua eccellente tradizione culinaria e i suoi panorami mozzafiato.

Ho scoperto il capoluogo della regione Rhône-Alpes “per caso” questa estate, a fine Agosto, quando io e mio marito abbiamo scelto all’ultimo momento di fare tappa qui durante il viaggio di ritorno dalla bellissima Normandia (vi parlerò di questa regione unica e dei suoi tesori in un altro post 😉 ).
Avremmo dovuto trascorrervi una sola notte, ma tanto ci è piaciuta già al primo sguardo che non abbiamo potuto fare a meno di restare un giorno in più!

Porto nel cuore il ricordo di una città elegante, pulita, dal nobile passato e l’illustre presente che le hanno valso un meritato posto nella lista dei siti UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La “Vecchia Lione” infatti è il più grande quartiere rinascimentale d’Europa ad essere tutelato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

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Place Bellecour

Avendo a disposizione solo due notti e un giorno e mezzo, ci siamo concentrati ad esplorare le vie del centro, dormendo in un grazioso e comodo Hotel nel quartiere Presqu’Île, nei pressi della Place des Jacobins. Per i lionesi questa penisola compresa tra i due fiumi che l’attraversano, il Rodano e la Saona, è il cuore culturale della loro città, il luogo ideale dove ammirare le facciate degli splendidi palazzi color avorio e ocra, dove fare shopping, cenare e divertirsi la sera. Confermo tutto! Abbiamo girovagato per le vie di questo quartiere fin dalle prime ore, scattando tante bellissime foto nella piazza più grande di Francia, Place Bellecour , cenando nei  bouchon, le tipiche taverne dove gustare i ricchi piatti della tradizione lionese, e programmando di tornare presto a fare nuovamente visita alla città!

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Palazzi nel quartiere Presqu’Ile
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Traboule più lungo di Lione

Cosa fare a Lione non sarà difficile deciderlo anticipatamente leggendo guide e racconti di viaggio prima della partenza, ma il fatto di averla scelta all’ultimo secondo e non essermi così documentata su cosa mi aspettava, mi ha regalato quella piacevolissima sensazione di stupore che si prova nello scoprire tutto per caso, sul momento e senza percorsi prestabiliti.
Che sorpresa ritrovarsi a sbirciare al di là di antichi portoni, varcarli ed inoltrarsi in stretti passaggi “segreti” coperti, attraversando più edifici e sbucando dalla parte opposta della strada.
A quanto pare questi corridoi risalenti al 1800 hanno un nome, Traboules, e costituiscono una della caratteristiche peculiari di Lione! Li trovate aguzzando la vista nel quartiere rinascimentale della Vecchia Lione ma dovete essere fortunati perché non tutti si possono visitare, la maggior parte sono spazi privati non accessibili al pubblico.  Ho scoperto solo dopo, leggendo su internet, che alcuni sono ufficialmente aperti per la visita….appuntateveli! 😉
Da rue St Jean 54 verso rue du Boeuf 27 (il traboule più lungo di Lione); Da rue St Jean 27 verso rue des Trois Maries; Da place du Gouvernement a quai Romain Rolland.

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Traboule "Maison du Crible - Tour Rose ",16 rue du Bœuf, quartier Saint Jean (Vieux Lyon)
Traboule “Maison du Crible – Tour Rose “,16 rue du Bœuf, quartier Saint Jean (Vieux Lyon)

Ma le sorprese non sono finite qui!
Basta attraversare uno dei ponti che portano sull’altra sponda della Saona per restare nuovamente a bocca aperta. Lì, ai piedi della collina di Fourvière, si adagia romantica e delicata la Vecchia Lione Rinascimentale. Un continuo susseguirsi di stradine strette, edifici eretti tra il XV ed il XVII secolo da facoltosi mercanti di diverse nazionalità (fiamminghi, italiani, tedeschi, oltre che francesi) e vecchie botteghe artigiane concentrate soprattutto lungo la Rue du Boeuf, piazzette romantiche e scorci pittoreschi che dal quartiere Saint-Jean (Patrimonio UNESCO) al quartiere Saint-Paul vi faranno  dimenticare lo scorrere delle lancette dell’orologio.

Cattedrale di Saint-Jean
Cattedrale di Saint-Jean

Arrivati ad ammirare la Cattedrale di Saint-Jean, qualche metro più in là, un’altra sorpresa ad attenderci: l’antica Funicolare della città! Consiglio di prenderla per raggiungere la cima della collina di Fourvière, dove vi attenderà il bellissimo panorama della città che si può godere dalla Basilica di Notre-Dame de Fourvière.
Durante le belle giornate la vista spazia anche oltre il Rodano.
Per tonare alla Vieux Lyon, dopo essere stati ancora sorpresi dalla presenza di una piccola torre Eiffel (Tour Métallique!) e aver percorso il piacevole Chemin du Rosaire tra alberi secolari e profumate ortensie, fate come noi,  e percorrete a piedi (tanto è tutta discesa 😉 ) Montée Saint Barthélemy, scendete lungo la suggestiva Montée des Chazeaux e ritornare nel cuore della Vecchia Lione.

Funicolare per Fourvière
Funicolare per Fourvière
Tour Métallique de Fourvière - Rappresenta il potere laico della città contro il potere clericale della vicina basilica, contrario alla costruzione di un edificio più alto della stessa chiesa. Oggi serve da antenna radio e TV.
Tour Métallique de Fourvière – Rappresenta il potere laico della città contro il potere clericale della vicina basilica, contrario alla costruzione di un edificio più alto della stessa chiesa. Oggi serve da antenna radio e TV.
Basilica di Notre Dame de Fourvière
Basilica di Notre Dame de Fourvière
Vista dalla collina di Fourvière
Vista dalla collina di Fourvière
Vista dalle Basilica di Notre-Dame de Fourvière
Vista dalle Basilica di Notre-Dame de Fourvière
Scorcio da Montée des Chazeaux
Scorcio da Montée des Chazeaux

Al calar della sera e con l’avvicinarsi dell’ora di cena si ritorna a Presqu’Île per l’altra incredibile sorpresa di Lione: la gastronomia e la vita notturna.
In Rue Mercière, una delle strade più caratteristiche del quartiere, un susseguirsi di “traboules” e “bouchon” dove assaporare, senza temere di aver sbagliato la scelta tra le tante taverne, le delizie della Bonne Bouffe, come la chiamano da queste parti, una cucina fatta di tradizioni operaie antiche unite a tipici sapori di una cucina borghese e altolocata. Salsiccia, pâté d’anatra, minestre di zucca e la famosa ‘quenelle brochet‘ tipica pietanza lionese, polpette di pesce, pollo o altra carne, unite con pan grattato e uovo. Gustate tutti i piatti accompagnandoli  con gli ottimi vini di Lione, tra cui  spicca il beaujolais, uno dei vini più celebri di tutta la Francia.
Entrambe le sere abbiamo mangiato divinamente!
Segnatevi questi due indirizzi: “Les enfants terribles” in Rue Mercière 58 e “La Traboulerie” sempre in Rue Mercière qualche metro più avanti.
In quest’ultimo ho provato la “salad Lyonnaise(pesante ma deliziosa!) e un “Quenelle de brochet sauce Nantua”.
Doveroso concludere la cena (ma in alternativa potrebbe costituire la vostra scelta per una sostanziosa merenda/colazione) con uno dei dolci più tipici della città: la “tarte aux praline” di un colore rosso fragola forse un po’ artificiale 🙂 dovuto alle caramelle tritate utilizzate per prepararla, ma se fatta bene è davvero buona.

Les enfantes terribles
Les enfantes terribles
Ristorante "Les enfantes terirbles"
Ristorante “Les enfantes terirbles”
Tarte aux pralines
Tarte aux pralines
la gustosa e ricca cena alla "Traboulerie"
la gustosa e ricca cena alla “Traboulerie”

Pochi giorni che hanno lasciato il segno, ma sufficienti per farmi desiderare di programmare di tornarci per la prossima festa delle luci…..arrivederci Lione!

*Le immagini relative alla Festa delle Luci presenti nel post, tra cui l’immagine di copertina, sono state prese dal web

 

 

 

 

 

 

12 pensieri riguardo “Lione, m’illumini d’immenso.”

  1. Ma pensaaa…. proprio ieri giardavo se ci fosse una remota possibilità di andare a paris questo week in versione low cost… e per sbaglio un vlo ci impiegava 4 ore da bologna… mi è venito il sospetto e son andata nei dettagli…. faceva tappa a lion… e mi son detta ed ho detto ad alta voce…ma sarebbe figo conoscere lion.. che ne dite? E queate limier mi hanno incentivato ancora d più … poi leggendo mi hai smontato il sogno… allora aspetto l’anno prossimo 😉

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    1. Potrebbe essere comunque bello andare anche senza la festa “tradizionale”…la città è così bella che ne vale la pena spenderci qualche giorno a prescindere! L’8 comunque i lumini saranno ovunque, non solo alle finestre ma luci soffuse scalderanno tante vie e quArtieri, regalando a mio avviso una atmosfera comunque magica e toccante! Fammi sapere se decidi di andare poi 😉

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  2. Foto fantastiche!!! E pensare che qualche mese fa sono stato in ballo per un lavoro proprio lì, avevo pure iniziato a guardarmi intorno per una casa….ma vabbè. Aspetto comunque foto e resoconto dettagliato della vacanza in Normandia, è uno di quei pochi posti che non ho ancora visto e che mi piacerebbe visitare.

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